E’ davvero così disdicevole chiedere i danni alla Cina?
Nella globalizzazione voluta da alcuni politici poco accorti e presumibilmente in mala fede emergono distorsioni che dovrebbero essere affrontate. E’ azzardato affermare che la globalizzazione debba portare con se nuove attribuzioni di responsabilità per danni alla comunità internazionale causati da costumi insani, da perversioni di dominio economico, o da eccesso di sperimentazione ai confini dell’etica, di un singolo paese? E’ peraltro insensato pensare ad un addebito per i danni economici creati da tali comportamenti dolosi o quantomeno colposi? E’ davvero così disdicevole affermarlo?