Forse è arrivata l’ora per l’avvio di un processo responsabile di riequilibrio tra le generazioni delle società mature.

Equilibrio Tra Generazioni

E’ ormai evidente che il mantra “Crescita” non sia più attuabile. Non si può pensare ad un processo di crescita con una visione ottusa, vecchia, non coerente con l’evoluzione tecnologica di questo ultimo decennio. Sembra che i politicanti, in mancanza di meglio o, dolosamente, per incapacità manifesta e/o pronatismo fisico e intellettuale, continuino a presentare la solita ricetta: “L’economia deve crescere” e quindi importiamo gruppi sociali da integrare che purtroppo, pur con la mente molto aperta e livelli di tolleranza elevati, sono e saranno solo un costo, un ulteriore costo. Ed invece non si interviene sulla ricchezza distribuita, elargita nel passato che oggi è del tutto improduttiva e non crea benessere. Ricchezza che, nella maggior parte dei casi, è stata regalata e che oggi è la palla al piede delle economie mature, Con le attuali condizioni fiscali, la sfiducia sociale sempre più strisciante, il cambiamento dei modelli di consumo, è inutile pensare ancora che in una società impoverita da una classe sociale di pensionati, per definizione passiva, e che peraltro oggi non gioca più nemmeno un ruolo di seniorship essendo totalmente priva della consapevolezza tecnologica di questo decennio, di una visione, di un senso di guida anche patriottica per le future generazione, di una seria responsabilità del buon padre di famiglia ma che si crogiola nella condizione di pollame da allevamento con tutti benefici farmaco assistenziali che ne prolungano all’infinito la prospettiva di vita creando di fatto una società finta nella società reale che determina una stranissima condizione economica in cui la pensione media è più alta dello stipendio medio, è evidente che questa visone rinvia, ancora, la soluzione. Che è una e solo una. Le generazioni passate devono “rifinanziare”, non verticalmente ma orizzontalmente, le generazioni future restituendo “realmente” quanto ottenuto “irrazionalmente”, “incautamente” e che peraltro oggi è solo fonte di ulteriori distorsioni. Forse!